E al termine della giornata incontro con l’europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore S&D in commissione Agricoltura
“Oggi è una giornata importante per il confronto sulle etichettature nutrizionali fronte pacco e soprattutto per affermare la necessità, di cui l’Italia è fortemente convinta e su cui sono impegnata in prima persona, di schemi trasparenti che non penalizzino le nostre produzioni e garantiscano informazioni corrette e trasparenti per i consumatori. Abbiamo dimostrato che molti condividono la nostra visione, e questo è il frutto di un intenso lavoro di coordinamento del mio Ministero con Mise, Ministero della Salute, MAECI, grazie anche al ruolo di prima linea della Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles. Inoltre, il recente posizionamento sulla stessa linea della principale rappresentanza europea degli agricoltori e delle associazioni agricole riuniti nel Copa Cogeca dimostra che il mondo agricolo è molto sensibile alle posizioni espresse da noi oggi”.
Così, a margine della seduta odierna del Consiglio Agrifish, la Ministra Teresa Bellanova che nel corso dei lavori pomeridiani ha presentato il documento condiviso e sostenuto con Repubblica ceca, Cipro, Grecia, Lettonia, Romania e Ungheria, che illustra i principi a cui dovrebbero ispirarsi gli schemi di etichettatura.
“Si tratta di tutelare e difendere il patrimonio di diete tradizionali europee”, ha detto ancora la Ministra nel corso di alcune dichiarazioni rese successivamente. “Con l’etichetta dobbiamo dare informazioni chiare e comprensibili per permettere a ciascun consumatore di fare scelte corrette e adatte ai propri bisogni individuali. Ogni alimento, consumato nella giusta porzione e frequenza, può far parte di una dieta varia e bilanciata. L’Italia è patria della dieta mediterranea e non può accettare che schemi di etichettatura fronte pacco finiscano per penalizzare o pregiudicare prodotti tutelati da denominazioni protette e indicazioni geografiche. Questi prodotti rappresentano l’eccellenza della produzione agroalimentare europea, sono tutelati sulla base della loro provenienza geografica, che ne attesta l’unicità, o di ricette certificate, e questo significa garanzia di qualità per il consumatore”.”I sistemi che pretendono di dare un giudizio complessivo e artificiale sull’alimento indicando cosa fa bene o cosa no in modo semplicistico e fuorviante”, ha concluso Bellanova, “rischiano di condizionare i consumatori, senza informarli adeguatamente, e soprattutto sottovalutando la loro capacità e volontà di fare scelte consapevoli e autonome. L’alimentazione è molto di più di un algoritmo. E’ fattore di benessere, salute, ma significa anche tradizione, convivialità, patrimonio culturale europeo, competenze e saperi che si tramandano. Tutti elementi fondamentali che un algoritmo ignora”.
Prima di rientrare in Italia, la Ministra Bellanova ha dunque incontrato l’europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore S&D in commissione Agricoltura, con cui si è fermata per condividere l’intervento svolto in Consiglio. “Sono certa”, ha detto Bellanova nel corso dell’incontro, “che il messaggio che abbiamo lanciato oggi sia stato ben colto dalla Commissione e ci attendiamo quindi che vorrà tenerne conto in sede di presentazione di una futura proposta legislativa”.
Da parte sua l’onorevole Paolo De Castro afferma: “In diverse occasioni, il Parlamento europeo ha espresso perplessità nei confronti dei sistemi di etichettatura nutrizionale che utilizzano il colore per valutazioni eccessivamente semplificate. Insieme ad altri colleghi dell’Eurocamera abbiamo sostenuto come alcuni sistemi siano pieni di insidie e come l’algoritmo che ne è alla base possa giungere ai consumatori in modo arbitrario e non supportato su basi scientifiche, ma da giudizi sui cibi che vengono semplicemente divisi in buoni e cattivi. Fin dal 2016 oltre 90 colleghi hanno messo in guardia la Commissione con diverse interrogazioni sulla necessità di informare e non condizionare i consumatori. Per questo il non paper presentato oggi in Consiglio rappresenta una buona notizia, avallata oltre tutto da una presa di posizione chiara e netta del mondo agricolo e cooperativo europeo rappresentato dal Copa Cogeca”.
fonte politicheagricole.it