Ancora una volta in risposta all’attuale crisi energetica, la Commissione propone oggi un meccanismo di correzione del mercato per proteggere le imprese e le famiglie dell’UE da episodi di rincari eccessivi del gas nell’Unione.
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La proposta va ad aggiungersi alle misure intese a ridurre la domanda di gas e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento diversificando le fonti: è qui introdotto un nuovo meccanismo per attenuare la volatilità nei mercati europei del gas senza mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento.
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In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e all’uso delle forniture di energia come arma, i prezzi del gas naturale hanno registrato picchi senza precedenti in tutta l’UE, raggiungendo i massimi storici nella seconda metà di agosto. La vertiginosa impennata dei prezzi nelle ultime due settimane di agosto è stata molto dannosa per l’economia europea, con effetti contagiosi sui prezzi dell’energia elettrica e un aumento dell’inflazione generale. Per evitare il ripetersi di episodi di questo genere la Commissione propone uno strumento temporaneo ad hoc che interviene automaticamente sui mercati del gas in caso di aumenti estremi dei prezzi.
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Un massimale di sicurezza per i prezzi del gas
Lo strumento proposto consiste in un massimale di sicurezza di 275 € per il prezzo dei derivati TTF a un mese. Il Title Transfer Facility (TTF), che è il parametro di riferimento più comunemente usato per i prezzi del gas nell’UE, svolge un ruolo fondamentale nel mercato europeo del gas all’ingrosso. Il meccanismo scatterebbe automaticamente in presenza di entrambe le seguenti condizioni:
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- per due settimane il prezzo di regolamento dei derivati TTF front month è superiore a 275 €,
- nelle due settimane i prezzi del TTF superano di 58 € il prezzo di riferimento del GNL per 10 giorni consecutivi di negoziazione.
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Quando si verificano queste condizioni l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER) pubblica immediatamente un avviso di correzione del mercato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e ne informa la Commissione, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e la Banca centrale europea (BCE). Il giorno successivo entrerà in vigore il meccanismo di correzione dei prezzi e non saranno eseguiti ordini per derivati TTF front month che superano il massimale di sicurezza. Il meccanismo potrà essere attivato dal 1º gennaio 2023.
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Misure di salvaguardia per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la stabilità del mercato
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La proposta di regolamento del Consiglio contiene misure di salvaguardia per evitare perturbazioni dei mercati dell’energia e dei mercati finanziari. Poiché non si vuole mettere a repentaglio l’approvvigionamento, il massimale di prezzo è limitato a un solo prodotto a termine (prodotti nel mercato TTF a un mese), in modo che gli operatori possano comunque soddisfare la domanda e acquistare gas sul mercato a pronti e fuori borsa. Per assicurare che la domanda di gas non aumenti, la proposta impone agli Stati membri di comunicare entro due settimane dall’attivazione del meccanismo di correzione del mercato le misure adottate per ridurre il consumo di gas e di energia elettrica. Una volta che la proposta di meccanismo di correzione del mercato sarà stata adottata dal Consiglio, la Commissione proporrà anche di dichiarare lo stato di allarme dell’Unione a norma del regolamento “Risparmiare gas per un inverno sicuro”, adottato in luglio, facendo scattare l’obbligo di risparmio di gas per far diminuire la domanda. L’ESMA, la BCE, l’ACER, il gruppo di coordinamento del gas e la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasporto del gas (ENTSO-G) monitoreranno costantemente la situazione.
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Nel caso in cui il limite di prezzo provochi effetti negativi indesiderati, la proposta prevede che il meccanismo possa essere sospeso immediatamente in qualsiasi momento. Ciò può avvenire:
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- automaticamente, con una disattivazione che scatta quando la situazione del mercato del gas naturale non ne giustifica più l’uso, vale a dire quando per 10 giorni consecutivi di negoziazione non si osserva più il divario tra il prezzo del TTF e quello del GNL;
- mediante una decisione di sospensione della Commissione quando sono individuati rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento dell’Unione, per gli sforzi di riduzione della domanda, per i flussi di gas intra UE o per la stabilità finanziaria.
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La Commissione ha inoltre la possibilità di impedire l’attivazione del meccanismo se le autorità competenti, compresa la BCE, segnalano che questi rischi sono divenuti concreti.
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Contesto
La proposta odierna si basa sui molti provvedimenti che la Commissione ha messo in campo per affrontare il problema del rincaro dei prezzi dell’energia nell’ultimo anno: nella primavera del 2022, con la comunicazione “Interventi a breve termine nei mercati dell’energia e miglioramenti a lungo termine dell’assetto del mercato dell’energia elettrica” e il piano REPowerEU, ha ampliato il pacchetto di misure sui prezzi dell’energia adottato in ottobre 2021; per facilitare l’equilibrio tra domanda e offerta in Europa, ha poi proposto nuovi obblighi minimi di stoccaggio e nuovi obiettivi di riduzione della domanda di gas, che gli Stati membri hanno adottato rapidamente prima dell’estate.
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Si è assistito a un ulteriore aumento dei prezzi nei mesi estivi, caratterizzati anche da condizioni meteorologiche estreme causate dai cambiamenti climatici. La risposta della Commissione è stata la proposta, a settembre, di altre misure di emergenza per ridurre la domanda di energia elettrica e prelevare gli utili inattesi del settore energetico per ridistribuirli ai cittadini e alle imprese.
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Il 18 ottobre la Commissione ha proposto nuove misure per affrontare nello specifico i prezzi alti del gas e rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento attraverso acquisti in comune, un meccanismo di solidarietà automatico da applicare in caso di emergenza, un nuovo parametro di riferimento per fissare i prezzi del GNL e una fascia temporanea di prezzo per prevenire picchi estremi nei mercati dei derivati. Ha anche proposto la base giuridica per un meccanismo di correzione del mercato in caso di prezzi del gas eccezionalmente alti a breve termine.
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La proposta odierna, che si fonda sugli articoli 23 e 24 della proposta della Commissione del 18 ottobre, risponde all’invito dei leader dell’UE del 20 e 21 ottobre e fa seguito ad ampie consultazioni con gli Stati membri. La Commissione è stata incaricata di presentare d’urgenza decisioni concrete su misure supplementari per far fronte al caro prezzi dell’energia, tra cui un corridoio dinamico temporaneo dei prezzi per le operazioni del gas naturale per limitare immediatamente il verificarsi di picchi eccessivi, con le dovute misure di salvaguardia. La proposta di meccanismo di correzione del mercato contiene elementi intesi a preservare la stabilità finanziaria, che la Commissione ritiene di fondamentale importanza. La proposta di regolamento del Consiglio presentata oggi si basa sull’articolo 122 del trattato e dovrà essere adottata da una maggioranza qualificata di Stati membri. Il regolamento è concepito per restare in vigore un anno, ma la durata può essere prorogata dopo un riesame previsto per novembre 2023.
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Per ulteriori informazioni
Interventi dell’UE per affrontare il rincaro dei prezzi dell’energia
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Quote(s)
“Da agosto i prezzi del gas nell’UE sono diminuiti grazie alla riduzione della domanda, all’obbligo di riempimento degli impianti di stoccaggio, alla diversificazione delle forniture e ad altre misure proposte dalla Commissione negli ultimi mesi. Ma non disponiamo ancora di un mezzo per evitare e affrontare i rincari eccessivi dei prezzi. Oggi proponiamo di fissare un massimale al prezzo del gas nel TTF per proteggere i cittadini e le imprese da aumenti estremi. Il meccanismo è attentamente concepito per essere efficace senza compromettere la nostra sicurezza di approvvigionamento, il funzionamento dei mercati dell’energia dell’UE e la stabilità finanziaria.”
Kadri Simson, commissaria per l’Energia – 22/11/2022
Data di pubblicazione 22 novembre 2022
Autore Rappresentanza in Italia