Per aiutare i cittadini e le imprese a trarre pienamente vantaggio dai benefici offerti dall’Unione europea, la Commissione dialoga costantemente con gli Stati membri per far sì che il diritto dell’Unione sia rispettato e che vengano avviati procedimenti di infrazione nei confronti dei paesi inadempienti.
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Le decisioni prese oggi in relazione ai procedimenti di infrazione comprendono 32 lettere di costituzione in mora e 53 pareri motivati. La Commissione ha inoltre deciso di sottoporre 12 cause alla Corte di giustizia dell’Unione europea e di archiviare 135 casi nei quali gli Stati membri coinvolti, cooperando con la Commissione, hanno posto fine alle infrazioni e assicurato il rispetto del diritto dell’Unione.
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Una sintesi delle principali decisioni e i riferimenti dei comunicati stampa corrispondenti sono disponibili qui. Gli aspetti principali delle procedure di infrazione sono descritti qui.
Di seguito la panoramica per settore delle procedure di infrazione in cui è coinvolta l’Italia.
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Affari marittimi e pesca
Pareri motivati
Pianificazione dello spazio marittimo: la Commissione invita la BULGARIA, la GRECIA, l’ITALIA, CIPRO e la ROMANIA a elaborare i rispettivi piani di gestione dello spazio marittimo e a inviarne copie
La Commissione ha deciso oggi di inviare pareri motivati alla Bulgaria (INFR(2022)2025), alla Grecia (INFR(2021)2226), all’Italia (INFR(2021)2223), a Cipro (INFR(2021)2227) e alla Romania (INFR(2021)2224) per la non corretta attuazione della direttiva (UE) 2014/89 che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo. La direttiva definisce un approccio comune che consente ai paesi dell’UE di pianificare le loro zone marittime. La pianificazione dello spazio marittimo mira a organizzare le attività umane nelle zone marine al fine di conseguire vari obiettivi ecologici, economici e sociali. Tra questi obiettivi figurano lo sviluppo di un’economia blu sostenibile, l’uso sostenibile delle risorse marine e la conservazione di ecosistemi marini sani e della biodiversità. L’attuazione della direttiva è essenziale per conseguire gli obiettivi nell’ambito del Green Deal europeo. La direttiva imponeva agli Stati membri costieri di elaborare piani di gestione dello spazio marittimo entro il 31 marzo 2021 e di presentarne copia alla Commissione e agli altri Stati membri interessati entro 3 mesi dalla loro pubblicazione. Tuttavia la Bulgaria, la Grecia l’Italia, Cipro e la Romania non hanno ancora elaborato i rispettivi piani di gestione dello spazio marittimo né hanno inviato copie alla Commissione. La Commissione ha pertanto deciso di inviare pareri motivati a questi paesi. I 5 Stati membri dispongono ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie per rimediare alle carenze individuate. trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE.
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2. Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI
(Per ulteriori informazioni: Sonya Gospodinova – Tel. +32 229 66953; Federica Miccoli – Tel. +32 229 58300)
Lettere di costituzione in mora e pareri motivati
Ritardi di pagamento: la Commissione invita il BELGIO, la GRECIA e l’ITALIA a garantire che i pagamenti per la fornitura di beni e servizi siano effettuati nei termini
La Commissione ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora alla Grecia (INFR(2023)2027), e (INFR(2023)4000) e all’Italia (INFR(2023)4001) per la non corretta attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento (direttiva 2011/7/UE). La Commissione ha inoltre deciso di inviare un parere motivato al Belgio (INFR(2019)2299), alla Grecia (INFR(2019)2298) e all’Italia (INFR(2021)4037), per la non corretta attuazione delle norme della direttiva sui ritardi di pagamento.
I ritardi di pagamento hanno effetti negativi sulle imprese in quanto ne riducono la liquidità, ne impediscono la crescita, ostacolano la loro resilienza e potenzialmente vanificano i loro sforzi per diventare più ecologiche e più digitali. Nell’attuale contesto economico le imprese, e in particolare le PMI, fanno affidamento su pagamenti regolari per poter funzionare e mantenere i livelli di occupazione. La direttiva sui ritardi di pagamento impone alle autorità pubbliche di saldare le fatture entro 30 giorni (60 giorni nel caso degli ospedali pubblici). Rispettando questi termini di pagamento, le autorità pubbliche danno il buon esempio nella lotta contro la “cultura” dei ritardi di pagamento nel mondo delle imprese.
La Commissione ha deciso di inviare due lettere di costituzione in mora alla Grecia. La prima riguarda i ritardi di pagamento degli avvocati nel quadro di un programma nazionale di patrocinio a spese dello Stato volto ad aiutare i cittadini in condizioni finanziarie precarie nei procedimenti giudiziari. Secondo la Commissione, la prassi dell’autorità greca responsabile di questo programma rende difficile il pagamento degli avvocati che prestano i servizi giuridici entro il termine stabilito dalla direttiva. La seconda lettera di costituzione in mora riguarda una norma nazionale che prevede il pagamento immediato dei debiti storici che gli ospedali pubblici hanno nei confronti dei loro fornitori privati, purché tali fornitori rinuncino ai loro diritti agli interessi, a un indennizzo e ai mezzi di ricorso giurisdizionali. Questa pratica costituisce una violazione delle norme dell’UE in materia di ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, secondo l’interpretazione della Corte di giustizia dell’UE. La Commissione ha inoltre deciso di inviare alla Grecia un parere motivato data l’assenza di miglioramenti per quanto riguarda gli eccessivi ritardi di pagamento degli ospedali pubblici e militari.
Secondo la Commissione, l’Italia non garantisce la conformità alla direttiva sui ritardi di pagamento per quanto riguarda il settore sanitario nella Regione Calabria. La legge italiana costituisce una violazione della direttiva sui ritardi di pagamento in quanto proroga oltre i termini previsti dalla direttiva il termine di pagamento per i debiti delle amministrazioni pubbliche. La Commissione ha pertanto deciso di inviare all’Italia una lettera di costituzione in mora.
La Commissione ha inoltre deciso di inviare un parere motivato all’Italia a seguito della mancata inclusione del noleggio di apparecchiature per intercettazioni telefoniche nelle indagini penali nella definizione di transazioni commerciali prevista nella normativa nazionale. Escludendo tali operazioni dall’ambito di applicazione della direttiva sui ritardi di pagamento, le imprese interessate non possono beneficiare della tutela accordata dalla direttiva.
La Commissione ha inoltre deciso di inviare al Belgio un parere motivato per eccessivi ritardi di pagamento nel settore pubblico, dopo che il Belgio non è stato in grado di fornire dati esaurienti e garanzie in merito all’adozione di misure sufficienti a modificare la legislazione nazionale.
Il Belgio, la Grecia e l’Italia dispongono ora di 2 mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato alla Grecia e all’Italia o di deferire il Belgio, la Grecia e l’Italia alla Corte di giustizia dell’UE.
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3. Migrazione, affari interni e Unione della sicurezza
(Per ulteriori informazioni: Anitta Hipper – Tel. +32 229 85691; Andrea Masini – Tel. + 32 229 91519)
Lettere di costituzione in mora
Lavoratori stagionali di paesi terzi: la Commissione invita il BELGIO, la BULGARIA, la GERMANIA, l’ESTONIA, la GRECIA, l’ITALIA, CIPRO, la LETTONIA, la LITUANIA e il LUSSEMBURGO a recepire correttamente tutte le disposizioni della direttiva sui lavoratori stagionali
La Commissione ha deciso di avviare un procedimento di infrazione inviando lettere di costituzione in mora al Belgio (INFR(2023)2016), alla Bulgaria (INFR(2023)2017), alla Germania (INFR(2023)2019) all’Estonia (INFR(2023)2020), alla Grecia (INFR(2023)2021), all’Italia (INFR(2023)2022), a Cipro (INFR(2023)2018), alla Lettonia (INFR(2023)2025), alla Lituania (INFR(2023)2023) e al Lussemburgo (INFR(2023)2024) per il recepimento non pienamente conforme di tutte le disposizioni della direttiva sui lavoratori stagionali (direttiva 2014/36/UE). La direttiva mira a garantire norme eque e trasparenti per l’ammissione nell’UE dei lavoratori stagionali di paesi terzi. Ha inoltre l’obiettivo di garantire condizioni di vita e di lavoro dignitose, pari diritti e una protezione sufficiente dallo sfruttamento. Garantire il pieno rispetto della direttiva sui lavoratori stagionali è un presupposto importante per attrarre nell’UE la manodopera necessaria per il lavoro stagionale ed eventualmente anche per contribuire a ridurre la migrazione irregolare. La Commissione sta monitorando il modo in cui tutti gli Stati membri hanno recepito questa normativa nel diritto nazionale. La Commissione ritiene che questi Stati membri non abbiano recepito e/o attuato correttamente alcuni obblighi previsti dalla direttiva. Gli Stati membri interessati dispongono ora di 2 mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.
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4. Giustizia
(Per ulteriori informazioni: Christian Wigand – Tel. +32 229 62253; Cristina Torres Castillo – Tel. +32 229 90679; Yuliya Matsyk – Tel. +32 2 291 31 73)
Lettere di costituzione in mora e lettere complementari di costituzione in mora
Atto europeo sull’accessibilità: la Commissione invita la DANIMARCA, l’ESTONIA e l’ITALIA a recepire integralmente la direttiva sull’accessibilità dei prodotti e dei servizi per le persone con disabilità
La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando lettere di costituzione in mora alla Danimarca (INFR(2023)2014), all’Estonia (INFR (2023)2013) e all’Italia (INFR (2023)2015) per il non completo recepimento delle norme dell’UE sull’accessibilità dei prodotti e dei servizi per le persone con disabilità (direttiva (UE) 2019/882). L’atto europeo sull’accessibilità impone che i prodotti e i servizi essenziali come telefoni, computer, libri elettronici, servizi bancari e comunicazioni elettroniche siano accessibili alle persone con disabilità. Ciò contribuirà ad accrescere la partecipazione attiva alla società, anche nei settori dell’istruzione e dell’occupazione, delle persone con disabilità, ovvero almeno 87 milioni di cittadini in Europa, e offrirà loro maggiori opportunità di mobilità e autonomia. Le imprese e i servizi devono garantire la conformità a una serie di requisiti comuni di accessibilità dell’UE entro il 2025. Il 20 luglio 2022 la Commissione aveva inviato lettere di costituzione in mora a 24 Stati membri per la mancata comunicazione delle misure che recepiscono integralmente la direttiva. La Danimarca, l’Estonia e l’Italia non hanno recepito integralmente nei rispettivi ordinamenti nazionali l’atto europeo sull’accessibilità entro il termine del 28 giugno 2022. La Commissione ha deciso oggi di inviare lettere di costituzione in mora. La Danimarca, l’Estonia e l’Italia dispongono ora di 2 mesi per adottare le misure necessarie per ovviare alle carenze individuate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di inviare loro un parere motivato.
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8. Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali
(Per ulteriori informazioni: Arianna Podesta – Tel. +32 229 87024; Aikaterini Apostola – Tel. +32 229 87624)
Lettere di costituzione in mora
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Antiriciclaggio: la Commissione invita l’ITALIA, la LETTONIA e il PORTOGALLO a recepire correttamente la quinta direttiva antiriciclaggio
La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando lettere di costituzione in mora all’Italia (INFR(2023)2029), alla Lettonia (INFR(2023)2028) e al Portogallo (INFR(2023)2030) per il non corretto recepimento della quinta direttiva antiriciclaggio (direttiva (UE) 2018/843). Tali Stati membri avevano notificato il pieno recepimento della direttiva. La Commissione ha però individuato diversi casi di non corretto recepimento della direttiva nell’ordinamento nazionale (mancata conformità), che riguardano tra l’altro aspetti fondamentali quali: l’obbligo di registrazione, licenza o regolamentazione dei prestatori di servizi (Italia e Lettonia), l’obbligo di istituire un registro dei conti di pagamento e conti bancari (Lettonia) e quello di garantire all’unità nazionale di informazione finanziaria (FIU) il corretto accesso alle informazioni pertinenti alle misure antiriciclaggio (Portogallo). Le norme antiriciclaggio sono uno strumento importante nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Le lacune legislative di uno Stato membro si ripercuotono sull’insieme dell’UE. Per tali motivi le norme dell’UE dovrebbero essere attuate, e la loro attuazione controllata, in modo efficiente per combattere la criminalità e proteggere il nostro sistema finanziario. L’Italia, la Lettonia e il Portogallo dispongono di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire i casi alla Corte di giustizia dell’UE.
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9. Lavoro e diritti sociali
(Per ulteriori informazioni: Veerle Nuyts – Tel. +32 229 96302; Flora Matthaes – Tel. +32 229 83951)
Pareri motivati
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Condizioni di lavoro: la Commissione esorta l’ITALIA a prevenire l’abuso di contratti a tempo determinato e ad evitare condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico
La Commissione ha deciso oggi di inviare un parere motivato all’Italia (INFR(2014)4231) per il recepimento non corretto nell’ordinamento nazionale della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, che impone di non discriminare a danno dei lavoratori a tempo determinato e obbliga gli Stati membri a disporre di misure atte a prevenire e sanzionare l’utilizzo abusivo di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato. La normativa italiana non previene né sanziona in misura sufficiente l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico in Italia. Tra questi, insegnanti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola pubblica, operatori sanitari, lavoratori del settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e del settore operistico, personale degli istituti pubblici di ricerca, lavoratori forestali e volontari dei vigili del fuoco nazionali. Alcuni di questi lavoratori hanno anche condizioni di lavoro meno favorevoli rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato, situazione che costituisce una discriminazione e contravviene al diritto dell’Unione. La Commissione ha avviato la procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora alle autorità italiane nel luglio 2019, seguita da una lettera complementare di costituzione in mora nel dicembre 2020. Sebbene l’Italia abbia fornito spiegazioni sulle proprie norme nazionali, la Commissione le ha ritenute non soddisfacenti e dà ora seguito all’esame con un parere motivato. L’Italia dispone ora di 2 mesi per rimediare alle carenze individuate dalla Commissione, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE.
Data di pubblicazione 19 aprile 2023
Autore Rappresentanza in Italia