Panoramica per settore
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Con le decisioni sui casi di infrazione adottate periodicamente, la Commissione europea avvia azioni legali nei confronti degli Stati membri inadempienti agli obblighi previsti dal diritto dell’UE. Le decisioni qui esposte, relative a diversi settori e ambiti delle politiche dell’UE, mirano a garantire la corretta applicazione del diritto dell’UE a beneficio dei cittadini e delle imprese.
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Le decisioni principali adottate dalla Commissione sono illustrate di seguito, raggruppate per settore. La Commissione procede inoltre all’archiviazione di 73 casi in cui le divergenze con gli Stati membri interessati sono state risolte senza che fosse necessario proseguire oltre nella procedura.
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Per maggiori informazioni sulla procedura di infrazione dell’UE si rinvia al testo integrale delle domande frequenti. Per ulteriori dettagli sulla cronologia di un caso è possibile consultare il registro delle decisioni sui procedimenti di infrazione.
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1. Ambiente e pesca
(Per ulteriori informazioni: Adalbert Jahnz – Tel. +32 229 53156, Daniela Stoycheva – Tel. +32 229 53664)
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Ambiente
Lettere di costituzione in mora
Natura: La Commissione invita il PORTOGALLO ad adottare misure per ridurre le catture accessorie di specie protette
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La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora al Portogallo (INFR (2020) 4038) per non aver attuato le misure previste dalla direttiva Habitat (direttiva 92/43/CEE del Consiglio) volte a evitare le catture accessorie di cetacei da parte di pescherecci.
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I delfini e le focene sono specie rigorosamente protette ai sensi della direttiva Habitat. Il Portogallo non ha istituito un sistema per monitorare la cattura e l’uccisione accidentali di specie protette e per evitare un impatto significativo delle catture accessorie sul delfino comune (Delphinus delphis), sul tursiope troncato (Tursiops truncatus) e sulla focena (Phocoena phocoena) nelle acque soggette alla sua giurisdizione. Inoltre il Portogallo non ha adottato le misure necessarie per evitare la significativa perturbazione delle ultime 2 specie in diversi siti Natura 2000 destinati alla loro protezione.
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La Commissione procede pertanto all’invio di una lettera di costituzione in mora al Portogallo, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato.
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Rifiuti: La Commissione invita BULGARIA, CECHIA, ESTONIA, CIPRO, AUSTRIA e ROMANIA a recepire correttamente la direttiva quadro sui rifiuti
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La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora a Bulgaria (INFR(2023)2143), Cipro (INFR(2023)2144), Cechia (INFR(2023)2145), Estonia (INFR(2023)2146), Romania (INFR(2023)2147) e Austria (INFR(2023)2142) per rimediare alle carenze nel recepimento della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti (direttiva quadro sui rifiuti), modificata dalla direttiva (UE) 2018/851/UE.
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La direttiva modificata stabilisce obiettivi giuridicamente vincolanti per il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti urbani e impone agli Stati membri di migliorare i loro sistemi di gestione dei rifiuti e l’uso efficiente delle risorse. Il termine entro il quale gli Stati membri dovevano recepire la direttiva (UE) 2018/851 nell’ordinamento nazionale è scaduto il 5 luglio 2020. Fino ad oggi li Stati membri in questione non hanno recepito correttamente la direttiva.
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Le leggi della Bulgaria non recepiscono correttamente le disposizioni relative ai requisiti minimi per i regimi di responsabilità estesa del produttore, il monitoraggio e la valutazione delle misure di prevenzione dei rifiuti e la raccolta differenziata dei prodotti tessili da istituire entro il 1º gennaio 2025.
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La legislazione cipriota presenta carenze per quanto riguarda la prova documentale che le operazioni di gestione dei rifiuti siano state effettuate.
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La legislazione ceca presenta carenze per quanto riguarda i requisiti minimi generali per i regimi di responsabilità estesa del produttore. Inoltre la Cechia non recepisce in modo adeguato le norme relative alla raccolta differenziata e ai rifiuti domestici pericolosi.
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Per quanto riguarda l’Estonia, i requisiti relativi alla prevenzione degli sprechi alimentari e della dispersione dei rifiuti non sono stati completamente recepiti, nonché quelli riguardanti il monitoraggio e la valutazione delle misure di riutilizzo e prevenzione degli sprechi alimentari. Inoltre non sono stati recepiti diversi aspetti dei regimi di responsabilità estesa del produttore.
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Le carenze della legislazione rumena riguardano la cessazione della qualifica di rifiuto, la responsabilità estesa del produttore, la deroga alla ripartizione della responsabilità finanziaria e le misure stabilite per prevenire la produzione di rifiuti.
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Le carenze riscontrate in Austria riguardano la cessazione della qualifica di rifiuto, il calcolo degli obiettivi di riciclaggio e di “preparazione per il riutilizzo”, il divieto di miscelazione dei rifiuti pericolosi e il piano di gestione dei rifiuti.
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La Commissione procede pertanto all’invio di lettere di costituzione in mora agli Stati membri interessati, che dispongono ora di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato.
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Acque: La Commissione invita la ROMANIA a risolvere il problema del deterioramento di un corpo idrico connesso alla costruzione di piccole centrali idroelettriche
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Oggi la Commissione ha deciso di inviare una lettera di costituzione in mora complementare alla Romania (INFR (2015)4036) per non aver attuato correttamente la direttiva quadro sulle acque (direttiva 2000/60/CE) e la direttiva Habitat (direttiva 92/43/CEE del Consiglio) in sede di autorizzazione e costruzione di centrali idroelettriche… continua
Data di pubblicazione 16 novembre 2023
Autore Rappresentanza in Italia