I lavoratori saranno meglio rappresentati nelle imprese multinazionali con sede nell’UE grazie alle nuove norme per i cosiddetti comitati aziendali europei (CAE).
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I comitati garantiscono il coinvolgimento dei dipendenti nelle decisioni relative a questioni transnazionali, come le modifiche nella struttura dell’impresa. Aiutano i lavoratori ad anticipare e gestire i cambiamenti nel mondo del lavoro, comprese le carenze di manodopera e l’utilizzo di nuove tecnologie. Attualmente circa 1 000 CAE rappresentano quasi 11,3 milioni di dipendenti europei. Se, da un lato, questi comitati rappresentano oltre la metà della forza lavoro interessata, dall’altro sono presenti in meno di un terzo delle quasi 4 000 imprese in cui, secondo le stime, potrebbero essere costituiti.
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La Commissione ha proposto le seguenti modifiche al funzionamento dei comitati aziendali europei:
- garantire ai lavoratori parità di diritti per richiedere l’istituzione di un nuovo CAE: le deroghe saranno eliminate consentendo potenzialmente ad altri 5,4 milioni di lavoratori di 320 imprese multinazionali di farne richiesta
- garantire che i lavoratori delle imprese multinazionali siano consultati tempestivamente e in maniera significativa sulle questioni che li riguardano
- fare in modo che i CAE dispongano delle risorse necessarie per svolgere i loro compiti
- introdurre condizioni per una composizione dei CAE equilibrata sotto il profilo del genere.
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Le misure proposte miglioreranno l’informazione e la consultazione transnazionali, il processo decisionale strategico delle imprese e la fiducia reciproca tra dirigenti e lavoratori. Si prevede che tali proposte avranno un costo minimo per le imprese e nessun impatto negativo sulla loro competitività.
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Per ulteriori informazioni
Cosa sono i comitati aziendali europei?
Piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali
Un’economia al servizio delle persone
fonte commission.europa.eu