La Commissione sta intensificando il suo sostegno alle start-up europee e alle piccole e medie imprese (PMI) affinché possano sviluppare un’intelligenza artificiale affidabile (IA) che rispetti i valori e le norme dell’UE.
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Il nuovo pacchetto sull’intelligenza artificiale comprende un’ampia gamma di misure a sostegno di queste start-up e innovazione, insieme a una proposta di fornire un accesso privilegiato ai supercomputer alle start-up di IA e alla comunità più ampia dell’innovazione. Altre misure comprendono:
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- configurare le fabbriche di IA e assicurarsi che l’infrastruttura di supercomputer AI disponibile per le start-up possa essere acquistata e aggiornata
- una decisione di istituire un ufficio di IA in seno alla Commissione che possa sviluppare e coordinare la politica in materia di IA a livello europeo e supervisionare l’attuazione e l’applicazione della legge sull’IA
- una comunicazione dell’UE sull’avvio e l’innovazione in materia di IA che delinea attività chiave quali il sostegno finanziario ed equo, gli spazi comuni europei dei dati e altre iniziative.
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La Commissione istituirà inoltre due consorzi europei per le infrastrutture digitali, insieme a diversi Stati membri. Questi gruppi svilupperanno infrastrutture europee comuni nelle tecnologie linguistiche e strumenti di IA all’avanguardia per aiutare le città a ottimizzare i processi, dal traffico alla gestione dei rifiuti.
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Per anni, la Commissione ha facilitato e rafforzato la cooperazione in materia di intelligenza artificiale in tutta l’UE per rafforzare la sua competitività e garantire la fiducia basata sui valori dell’UE. La legge dell’UE sull’IA approvata nel dicembre 2023 è la prima legge globale sull’intelligenza artificiale al mondo e sosterrà lo sviluppo, la diffusione e l’adozione di un’IA affidabile nell’UE.
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Per maggiori informazioni
Eccellenza e fiducia nell’intelligenza artificiale
L’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni
Consorzio europeo per le infrastrutture digitali (EDIC)
Data di pubblicazione 24 gennaio 2024
Autore Direzione generale della Comunicazione
fonte commission.europa.eu