È stato presentato, dal palco del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, la prima edizione dell’indagine “Giovani e fake news” realizzata da YouTrend in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
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Si tratta di una prima edizione assoluta a porre l’accento sulle fake news a tema europeo, e come queste attecchiscono tra i cittadini più giovani. L’iniziativa fa leva sulla collaborazione tra il leader dei sondaggi Youtrend e l’esperienza dati istituzionale della Commissione europea. Già l’Eurobarometro 2023 dimostrava che il 68% degli europei rispondevano di essere stati esposti alla disinformazione.
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La ricerca
La nuova ricerca mette in luce le differenze più significative tra giovani e adulti sulla percezione dell’Unione europea e delle narrazioni false o fuorvianti che la riguardano. I dati raccolti dimostrano che i giovani sono meno propensi a credere alle fake news sull’Unione Europea.
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In linea generale, infatti, il 48% dei giovani risponde in maniera esatta sulle varie domande tematiche relative all’UE. Se facciamo un parallelo con la popolazione generale (45%), si percepisce come la fascia 18-34 anni sia più informata su tali argomenti. Ad esempio, tra le fake news che ingannano di più, spicca la notizia secondo la quale la Commissione Europea avrebbe fissato, come obiettivo per il 2030, che la farina di grillo arrivi a costituire il 15% del totale della farina consumata nell’UE. Notizia ovviamente falsa, ma solo il 38% della popolazione è conscia di questo, mentre i giovani sono nettamente più preparati (46% delle risposte esatte). Tra le altre news false, un’altra di rilievo è che la Commissione Europea avrebbe approvato per il 2024 una misura che, per ragioni di sostenibilità ambientale, impone agli agricoltori di lasciare il 40% dei loro terreni a riposo. Altro contenuto privo di fondamento che, però, solo per poco più di 3 italiani su 10 (32%) viene riconosciuto come falso, mentre per i giovani la percentuale sale a quasi 4 cittadini su 10 (39%).
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Un dato interessante, oramai consolidato nella cultura europea, sta nel programma Erasmus, nato nel 1987: per quasi 9 giovani su 10, l’interscambio culturale tra i giovani è tra le innovazioni più positive dell’UE, nettamente al primo posto rispetto alle altre (libera circolazione delle persone nell’UE, 81%; legge europea sui servizi digitali, 81%).
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“Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, abbiamo fortemente voluto questo progetto per comprendere quanto le fake news che riguardano l’UE facciano breccia tra i giovani e se implicano una distorsione nella loro idea di Europa” ha dichiarato Alessandra Marino, portavoce della Commissione Europea in Italia.
Lorenzo Pregliasco, co-fondatore di YouTrend, ha dichiarato: “I dati che abbiamo elaborato nella nostra ricerca suggeriscono che i giovani italiani tengano di più all’Europa e alle innovazioni portate dall’UE nella nostra vita quotidiana rispetto ad altre generazioni“.
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L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.500 italiani per quote di sesso e di età, stratificate per titolo di studio, con un sovra campionamento di 750 casi sulla fascia 18-35 anni. Le interviste sono state realizzate tra il 22.02.2024 e il 02.03.2024. La metodologia utilizzata è stata la CAWI (Computer Assisted Web Interview).
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La presentazione dei dati è scaricabile qui.
Data di pubblicazione 20 aprile 2024
Autore Rappresentanza in Italia