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La giornata del ricordo, protagonisti i giovani

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Sono, infatti, ad alzare un’allerta sul fatto che, per loro, il fenomeno mafioso non è ancora estinto, anzi resta più forte dello Stato. È il risultato emerso dal questionario sulla percezione del fenomeno mafioso, destinato ogni anno agli studenti delle scuole di secondo grado di tutta Italia che partecipano al “Progetto educativo antimafia”, arrivato alle diciottesima edizione.

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È un percorso che si conclude come ogni anno in occasione dell’anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Il Centro studi Pio La Torre anche quest’anno lo celebrerà dalle 9.30 alle 12.30 di martedì 30 aprile nell’aula magna “Margherita De Simone” del Dipartimento di Architettura Unipa.

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Alla manifestazione parteciperanno anche Franco La Torre e Tiziana Di Salvo, i figli di Pio e Rosario, insieme alle rappresentanze istituzionali e politiche e agli studenti universitari e delle scuole che partecipano al progetto educativo antimafia. Quest’anno hanno partecipato circa 3 mila studenti per ognuna delle cinque video conferenze organizzate.

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La giornata di memoria avrà il contributo degli studenti che hanno partecipato anche a un altro dei momenti che caratterizzano la celebrazione dell’anniversario: quello della pulitura della lapide che ricorda l’agguato del 1982. I ragazzi della direzione didattica “Ragusa Moleti”, per esempio, porteranno un canto di legalità e libertà e un dialogo immaginario tra Pio La Torre e un mafioso, mentre quelli della direzione didattica “Ettore Arculeo” reciteranno la poesia “Dedicata a Pio La Torre”.

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Sarà presente Irene Ferrara, rappresentante universitari Unipa, ma anche gli studenti dell’Iti Vittorio Emanuele con una proiezione di foto del murale dedicato a Pio La Torre, che dal pomeriggio del 29 aprile campeggia su una delle facciate dell’istituto. È un progetto voluto dallo stesso istituto, diretto dal prof. Carmelo Ciringione, che ha ospitato da studente Pio La Torre, e dal Comitato “A Pio La Torre dall’Iti “Vittorio Emanuele III” presieduto da Franco La Torre.

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Numerosi gli interventi che seguiranno la lettura di un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il video saluto di Pina Picerno, vice presidente del Parlamento Europeo.

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Saranno presenti e porteranno il loro contributo:
Loredana Introini, presidente del Centro studi Pio La Torre;
Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro, al quale sarà affidato il ricordo del giornalista Angelo Meli, storico direttore della rivista “Asud’Europa”;
il prof. Francesco Lo Piccolo, direttore del Dipartimento Architettura, delegato del Rettore Unipa;
la professoressa Alessandra Dino, delegata Unipa delle attività sulla legalità;
Pietro Grasso, già procuratore nazionale antimafia e presidente del Senato;
Paolo Fidel Mele, segretario Generale Fisac Cgil;
Antonello Cracolici, presidente della Commissione Antimafia all’Ars;
Alessandro Aricò, assessore regionale delle infrastrutture e della mobilità, in rappresentanza del presidente della Regione,
Renato Schifani; il prefetto di Palermo, Massimo Mariani;
Roberto Lagalla, il sindaco di Palermo;

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Toccante, in quanto parte della storia del Centro “Pio la Torre”, sarà il momento dedicato alla memoria del giornalista Angelo Meli, direttore ma prima ancora ideatore della rivista “Asud’Europa”, prematuramente scomparso il 29 settembre scorso, al quale è stato dedicato un premio riservato alle scuole.

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A consegnare i riconoscimenti saranno Roberto Gueli e Mimma Argurio, rispettivamente presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e segretario Fisac Cgil Sicilia, organizzazioni che hanno condiviso e sostenuto la realizzazione del premio.

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«Un altro di quei momenti che contribuiscono a rendere la memoria pratica attiva – afferma Loredana Introini, presidente del Centro Pio la Torre – dimostrando, a tutti quei giovani che esprimono sfiducia rispetto al fatto che la mafia possa essere sconfitta, che l’esempio di chi ci ha preceduto e che ha messo la propria vita e la propria intelligenza al servizio della comunità ha tracciato per tutti noi un percorso educativo e di contrasto da parte delle forze di polizia e della magistratura, che consente allo Stato italiano di potere affrontare la lotta al crimine organizzato ad altissimi livelli».

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Nel pomeriggio all’Assemblea Regionale Siciliana, alle 16 nella Sala Piersanti Mattarella (Sala gialla), prenderà vita il dibattito dal titolo “Chi ha paura delle leggi contro la mafia? Dall’attacco alle misure di prevenzione alla necessità di un contrasto internazionale”.

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A confrontarsi saranno il presidente emerito del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco; il presidente della Commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici; Lucio Luca, giornalista, autore del libro “La notte dell’antimafia.

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Una storia italiana di potere, corruzione e giustizia negata”; Franco La Torre, figlio di Pio La Torre; Ernesto Ugo Savona, direttore di Transcrime International – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

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Modererà l’incontro il giornalista Concetto Prestifilippo.


fonte Comunicato stampa Centro Studi Pio La Torre