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Dichiarazione comune dell’Alto rappresentante/Vicepresidente Borrell e del Commissario Lenarčič sull’azione militare a Khan Younis, Gaza

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L’Unione europea è profondamente preoccupata per gli ordini dell’esercito israeliano di evacuare i civili dalla zona di Khan Younis. Circa 250 000 persone sono interessate dagli ordini di evacuazione, che minacciano anche i pazienti dell’ospedale europeo, uno dei pochi parzialmente funzionanti rimasti nel sud di Gaza. 

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I pazienti feriti e malati dell’ospedale europeo, compresi donne incinte e anziani, sono stati costretti a trasferirsi in altre strutture, come l’ospedale Nasser. Il personale ha cercato di salvare anche attrezzature mediche. Questa decisione di evacuazione è destinata a peggiorare il sovraffollamento e a causare gravi carenze negli ospedali già sovraccarichi, in un momento in cui l’accesso alle cure mediche di emergenza è fondamentale. 

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Le evacuazioni forzate stanno provocando una crisi umanitaria all’interno della crisi. Aggravano una situazione umanitaria già catastrofica, con quasi 1,9 milioni di persone sfollate all’interno della Striscia, come dichiarato dalla coordinatrice principale delle Nazioni Unite per l’aiuto umanitario e la ricostruzione a Gaza, Sigrid Kaag, in seno al Consiglio di sicurezza. Non esistono strutture per accogliere le persone, e i partner umanitari faticano a soddisfare gli enormi bisogni dei nuovi sfollati.

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L’Unione europea ribadisce che, affinché non equivalgano a trasferimenti forzati, che sono vietati, le evacuazioni devono rispettare il diritto internazionale umanitario, garantendo la sicurezza in transito e un alloggio adeguato nelle zone di rifugio per i palestinesi interessati dall’evacuazione. Israele ha altresì la responsabilità di garantire che gli sfollati possano tornare alle loro case o zone di residenza abituale una volta terminate le ostilità. Gli sfollati devono inoltre avere accesso ai servizi necessari e vedere soddisfatti i loro bisogni. 

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Di fronte al deterioramento della situazione, l’Unione europea ha mobilitato tutti gli strumenti umanitari e di risposta alle crisi per convogliare gli aiuti necessari a Gaza. Ciò comprende forniture mediche, farmaci e medicinali e un aumento significativo dei finanziamenti dell’UE ai partner umanitari. 

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Un cessate il fuoco è tanto più importante oggi, e consentirebbe un aumento dell’assistenza umanitaria a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi.

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L’Unione europea ricorda l’obbligo di rispettare e attuare le ordinanze della Corte internazionale di giustizia (CIG) del 26 gennaio e del 24 maggio 2024, che sono giuridicamente vincolanti. L’UE sostiene pienamente la tabella di marcia globale presentata dal Presidente Biden e chiede l’immediata attuazione della risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nonché l’attuazione delle risoluzioni 2728, 2720 e 2712 dello stesso Consiglio.” 

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La dichiarazione è disponibile anche online.


Data di pubblicazione 5 luglio 2024

Autore Rappresentanza in Italia


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