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Relazione sullo Stato di diritto 2024, quinta edizione: l’UE è attrezzata meglio per affrontare le sfide in questo ambito

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Rispetto al 2020, anno della prima edizione della relazione sullo Stato di diritto, gli Stati membri e l’UE nel suo complesso sono preparati decisamente meglio per individuare, prevenire e affrontare le crisi emergenti, il che contribuisce a rendere resilienti le nostre democrazie europee e ad alimentare la fiducia reciproca all’interno dell’Unione; contribuisce inoltre al buon funzionamento del mercato unico e a un contesto imprenditoriale che promuove la competitività e la crescita sostenibile.

Dal 2020, anno della prima edizione, la relazione è diventata un autentico fattore di promozione di riforme positive: due terzi (il 68 %) delle raccomandazioni formulate nel 2023 sono state seguite in tutto o in parte. Tuttavia, in alcuni Stati membri permangono problemi sistematici e la situazione si è aggravata ulteriormente: tali motivi di preoccupazione sono affrontati nelle raccomandazioni della relazione di quest’anno. 

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Tra i capitoli sui singoli paesi, la relazione di quest’anno comprende per la prima volta quattro capitoli sulla situazione in Albania, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. Includere nella relazione sullo Stato di diritto questi paesi dell’allargamento, i più avanzati nel processo di adesione, sosterrà le loro azioni di riforma, aiuterà le loro autorità a progredire ulteriormente verso l’adesione e li preparerà a proseguire il lavoro nel settore dello Stato di diritto in quanto futuri Stati membri. 

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Per maggiori informazioni consultare il comunicato stampa e le domande e risposte.


Data di pubblicazione 24 luglio 2024

Autore Rappresentanza in Italia


fonte italy.representation.ec.europa.eu