In vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Commissione europea e l’Alto rappresentante/Vicepresidente Josep Borrell hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“La violenza contro le donne è spregevole in tutte le sue forme, costituisce una violazione dei diritti umani e mina i nostri valori fondamentali.
In ogni angolo del mondo le donne continuano a subire indicibili violenze – fisiche, sessuali, psicologiche ed economiche – offline e online. Le donne e le ragazze sono anche le più colpite dagli effetti brutali, sia immediati che a lungo termine, della guerra e dei conflitti, con conseguenti difficoltà economiche che le colpiscono in modo sproporzionato. La situazione è particolarmente drammatica nelle crisi umanitarie, nel cui contesto i casi di violenza sessuale connessa ai conflitti e di tratta di esseri umani passano spesso sotto silenzio.
Dopo aver aderito alla convenzione di Istanbul, ossia alle norme più ambiziose e complete di prevenzione e lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, l’UE ha adottato quest’anno, a integrazione della legislazione degli Stati membri, la sua prima normativa di effettiva lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Disponiamo ora di ulteriori strumenti atti a contrastare tali forme di violenza, nel mondo reale così come in quello virtuale, per fare sì che le donne e le ragazze possano essere al sicuro e vivere senza paura, per offrire alle vittime servizi di assistenza mirati e per chiamare gli autori delle violenze a rispondere del proprio operato. Esortiamo tutti gli Stati membri ad attuare rapidamente queste vigorose misure.
L’impegno a porre fine alla violenza contro le donne in tutto il mondo è una delle priorità fondamentali dell’Unione nell’azione esterna, non da ultimo nel suo ruolo di grande donatore umanitario. Ribadiamo l’incrollabile dedizione dell’Unione alla causa dell’eliminazione immediata della violenza contro le donne e le ragazze, in collaborazione con i paesi partner, la società civile, i gruppi per i diritti delle donne e i difensori dei diritti umani.”
Contesto
Con la strategia dell’UE per la parità di genere 2020-2025 l’Unione europea si è impegnata a prevenire e a lottare contro la violenza di genere. A maggio 2024 l’Unione europea ha adottato la direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, il cui scopo è fornire un quadro giuridico generale in grado di prevenire e combattere efficacemente la violenza contro le donne e la violenza domestica in tutta l’Unione introducendo la definizione di taluni reati (violenza online, mutilazione genitale femminile, matrimonio forzato), aumentando la protezione e l’assistenza alle vittime, agevolando loro l’accesso alla giustizia e migliorando la prevenzione, la raccolta di dati, il coordinamento e la cooperazione.
In ottobre 2023 l’Unione europea ha aderito alla convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, altrimenti detta “convenzione di Istanbul”, la quale costituisce il più ambizioso atto giuridico internazionale che imponga obblighi vincolanti per prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze. Parallelamente la Commissione ha già realizzato la maggior parte delle azioni contemplate nella strategia dell’UE sui diritti delle vittime (2020-2025), il cui obiettivo è fare sì che nell’UE tutte le vittime possano godere pienamente dei diritti loro riconosciuti dal diritto dell’UE. A luglio 2023 la Commissione ha adottato la proposta di direttiva recante modifica della direttiva del 2012 sui diritti delle vittime al fine di rafforzare in tutta l’Unione europea i diritti di tutte le vittime di reato.
La Commissione pubblica oggi anche un Eurobarometro Flash sugli stereotipi di genere riguardo alla violenza contro le donne. A livello di UE il 92% degli intervistati ritiene inaccettabile che un uomo schiaffeggi occasionalmente la moglie o la ragazza; l’82% ritiene inaccettabile anche che gli uomini molestino le donne squadrandone il corpo, occhieggiandole o importunandole per strada con commenti o fischi; il 73% non condivide l’affermazione secondo cui spesso le donne inventano di aver subito abusi o uno stupro o ne esagerano la gravità.
Il 25 novembre Eurostat, l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) e l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) presenteranno i risultati di un’indagine comune sulla violenza di genere nell’UE. Maggiori informazioni sull’indagine sulla violenza di genere saranno disponibili a questo indirizzo a partire da lunedì 25 novembre alle 11:00 CET.
La Commissione finanzia progetti e organizzazioni per contrastare la violenza di genere tramite il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori. 23 milioni di EUR saranno messi a disposizione nel 2025 nell’ambito della sezione DAPHNE per sostenere sia azioni transnazionali volte a contrastare e prevenire la violenza sui bambini e la violenza di genere nella sfera domestica e nelle relazioni intime, sia interventi di protezione e assistenza alle vittime di violenza di genere, compresi sistemi di protezione dell’infanzia.
A livello internazionale, il piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia (2020-2024) e il piano d’azione dell’UE sulla parità di genere e l’emancipazione femminile nell’azione esterna per il periodo 2021-2025 (GAP III), per cui è stata disposta la proroga fino al 2027, rappresentano il quadro ambizioso dell’Unione per realizzare progressi in materia di parità di genere ed emancipazione femminile. In qualità di co-leader del gruppo d’azione sulla violenza di genere del Forum “Generazione uguaglianza” l’UE continuerà ad impegnarsi per contrastare la violenza di genere in tutto il mondo.
A sei anni dall’avvio la fase iniziale dell’iniziativa Spotlight è stata attuata integralmente in cinque regioni. Il successo riscosso ha fatto sì che l’iniziativa fosse selezionata fra le 12 “iniziative ad alto impatto” per il suo effetto trasversale a tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Con l’avvio della prossima fase dell’iniziativa l’UE continuerà a investire nella prevenzione della violenza di genere sul piano mondiale.
Come ogni anno la Commissione europea e il Servizio europeo per l’azione esterna partecipano alla campagna Colora il mondo di arancione di UN Women. La sera del 24 novembre Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea, s’illuminerà di arancione, colore scelto dalle Nazioni Unite come simbolo dell’impegno mondiale a eliminare la violenza contro le donne. A sostegno della campagna si accenderà di arancione anche la facciata della sede del SEAE. Le immagini saranno disponibili su EbS.
Per ulteriori informazioni
Porre fine alla violenza di genere
Strategia dell’UE per la parità di genere 2020-2025
Piano d’azione sulla parità di genere III
Eurobarometro Flash 544 – Stereotipi di genere – Violenza contro le donne
Indagine comune dell’UE sulla violenza di genere condotta da Eurostat, FRA e EIGE
Direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica
Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
Strategia dell’UE sui diritti delle vittime (2020-2025)
Proposta di direttiva recante modifica della direttiva sui diritti delle vittime del 2012
Iniziativa Spotlight
Programma ACT
Colora il mondo di arancione
Global Hub for Victims of Violence
Data di pubblicazione 25 novembre 2024
Autore Rappresentanza in Italia