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I ministri della pesca concordano le possibilità di pesca per il 2025 per l’Atlantico e il Mare del Nord, il Mediterraneo e il Mar Nero

Poiché la fase permanente del piano pluriennale per il Mediterraneo occidentale inizierà il 10 gennaio 2025, i ministri hanno convenuto di proseguire con la necessaria riduzione dello sforzo di pesca per i pescherecci da traino al fine di affrontare il problema ancora impegnativo della mortalità per pesca. Allo stesso tempo, l’accordo amplia il meccanismo di compensazione, già incluso nella proposta della Commissione.

Il meccanismo di compensazione ampliato accelererà la ricostituzione degli stock ittici, garantendo nel contempo che il settore possa beneficiare dei giorni di pesca se metterà in atto le necessarie misure di conservazione. Sono inoltre disponibili finanziamenti europei per accompagnare gli investimenti del settore e la transizione verso una pesca più sostenibile. L’accordo comprende  dodici misure di sostenibilità che, se applicate, forniranno considerevoli giorni di pesca supplementari.

Costas Kadis, Commissario per la Pesca e gli oceani, ha dichiarato: 

Per la Commissione e per me personalmente, era importante raggiungere un accordo equilibrato e responsabile, che preservasse i mezzi di sussistenza dei pescatori a lungo termine e migliorasse le possibilità di ricostituzione degli stock. Vorrei ringraziare sinceramente i pescatori per i notevoli sforzi compiuti negli ultimi anni. Ora, con il meccanismo di compensazione, i pescatori del Mediterraneo occidentale possono beneficiare di un aumento sostanziale dei giorni di pesca se si impegnano a favore della selettività, delle zone di divieto e degli attrezzi da pesca innovativi.

Limiti di cattura per le specie mediterranee ad alto valore commerciale 

L’accordo raggiunto attua nuove misure a lungo termine per l’anguilla europea e il corallo rosso nel Mar Mediterraneo. Per quanto riguarda l’anguilla europea, i ministri hanno convenuto di proseguire la chiusura semestrale e il divieto della pesca ricreativa. Vi saranno inoltre limiti di cattura per le anguille cieche e un congelamento del numero di attrezzi da pesca e di autorizzazioni.

L’accordo dei ministri prosegue inoltre l’attuazione di diversi importanti piani pluriennali della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM): 

  • per la lampuga nel Mediterraneo, la fissazione di limiti di cattura e livelli di gestione della flotta conformemente al piano pluriennale della CGPM. 
  • Per i gamberetti di acque profonde nell’ambito dei piani pluriennali nel Canale di Sicilia, i limiti di cattura per il Mar Ionio e il Mare di Levante sono ridotti del 3 %rispetto ai livelli del 2024 e comprendono misure di gestione della flotta. 
  • Nel Canale di Sicilia continua la riduzione dello sforzo di pesca per il nasello, combinata con un congelamento della capacità per tutte le flotte. 
  • Nel Mare di  Alboran, per garantire la ricostituzione degli stock, i limiti di cattura per l’occhialone sono ridotti del 30 % rispetto al 2024 e vi saranno limitazioni della capacità della flotta e restrizioni della pesca ricreativa. 

Gestione sostenibile degli stock e accordi con paesi terzi nell’Atlantico nordorientale

Nell’Atlantico nordorientale per gli stock gestiti esclusivamente dall’UE, il Consiglio ha fissato 13 possibilità di pesca in linea con il parere sul rendimento massimo sostenibile (MSY) proposto dalla Commissione. Ciò comprende aumenti dei TAC (totale ammissibile di catture) per il rombo giallo (+23%) e la rana pescatrice (+17%) nelle acque iberiche, per lo scampo nel Mar Cantabrico (+109%), per la sogliola nel Golfo di Biscaglia (+2%) e per la passera di mare nel Kattegat (+19%) e porta all’80% il numero di TAC fissati in linea con l’MSY per il 2025. Comprende inoltre diminuzioni dei TAC per lo scampo nel Golfo di Biscaglia (-25%) e per il sugarello nelle acque atlantiche iberiche (-66%).  

La Commissione è tuttavia preoccupata per la decisione del Consiglio di andare oltre i pareri scientifici relativi ai TAC di scampo nel Golfo di Cadice e di merluzzo giallo nelle acque atlantiche iberiche attraverso l’assegnazione di una nota a piè di pagina, nonché per la decisione del Consiglio relativa all’accordo sullo stock di spigola meridionale nel Golfo di Biscaglia, anch’essa citata in precedenza.   

Tale risultato è stato notevolmente agevolato dal fatto che le possibilità di pesca per il 2025 erano già state garantite dinanzi al Consiglio per la grande maggioranza dei TAC nell’Atlantico nordorientale con i paesi terzi. L’UE ha raggiunto tre accordi pertinenti prima del Consiglio con la Norvegia e il Regno Unito su base bilaterale e tra le tre parti congiuntamente, nonché con altri Stati costieri. Gli stock condivisi con i paesi terzi si traducono in possibilità di pesca per l’UE nel prossimo anno di oltre 1,24 milioni di tonnellate per un valore di quasi 2,53 miliardi di euro, che coprono oltre 100 TAC.

Progressi nell’Adriatico e nel Mar Nero 

L’accordo raggiunto tra i ministri della pesca recepisce anche nel diritto dell’UE gli importanti risultati dei negoziati internazionali su nuove misure a lungo termine per le piccole specie pelagiche nel Mare Adriatico. Tali misure comprendono:

  • i limiti di cattura per l’acciuga e le sardine per il 2025, e 
  • nuovi accordi di condivisione tra Italia, Croazia e Slovenia.  

Per gli stock demersali nell’Adriatico, l’accordo odierno prosegue l’attuazione delle misure previste dal piano di gestione pluriennale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), con una riduzione dello sforzo di pesca del 5,2 % per i pescherecci da traino a divergenti e un rinnovo per i pescherecci da traino con sfogliara.

L’accordo odierno integra inoltre la decisione della CGPM di aumentare leggermente i TAC e i contingenti per il rombo chiodato e di riportare i contingenti inutilizzati dell’UE per il rombo chiodato dal 2023 al 2025. Ciò premia gli sforzi degli Stati membri interessati verso la sostenibilità. Infine, i  contingenti di spratto rimangono ai livelli del 2024.

Maggiori informazioni

TAC e contingenti 2025

Proposta della Commissione relativa alle possibilità di pesca 2024 per il Mediterraneo e il Mar Nero 

Comunicato stampa sui risultati della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo 

Proposta della Commissione – Possibilità di pesca per il 2025 nell’Atlantico, nel Kattegat e nello Skagerrak 

L’UE e il Regno Unito concordano possibilità di pesca per il 2025 per un valore di 1,4 miliardi di EUR per i pescatori dell’UE

L’UE e la Norvegia raggiungono un accordo sulle possibilità di pesca per il 2025

L’UE, la Norvegia e il Regno Unito concordano possibilità di pesca nel Mare del Nord per il 2025

Gli Stati costieri dell’Atlantico nordorientale raggiungono un accordo sui TAC per lo sgombro, il melù e l’aringa atlantico-scandinava per il 2025


Data di pubblicazione 13 dicembre 2024

Autore Rappresentanza in Italia


fonte italy.representation.ec.europa.eu