La Commissione europea ha approvato, in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato, una misura italiana volta a compensare l’operatore Poste Italiane per l’obbligo di servizio pubblico di distribuzione della stampa per gli editori e le organizzazioni senza scopo di lucro per il periodo compreso tra gennaio 2020 e fine aprile 2026.
Nell’ambito della misura Poste Italiane riceverà una compensazione del valore massimo di 344 milioni di € a copertura dei costi sostenuti per l’adempimento degli obblighi di servizio pubblico. La decisione fa seguito a precedenti decisioni della Commissione che approvavano le compensazioni di servizio pubblico per Poste Italiane nel 2019 (per il periodo compreso tra il 2017 e il 2019) e nel 2012 (per il periodo compreso tra il 2009 e il 2011).
La Commissione ha valutato la misura italiana alla luce delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 106, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e delle norme relative alla compensazione degli obblighi di servizio pubblico, ai sensi della disciplina sui servizi di interesse economico generale (SIEG). La Commissione ha concluso che la compensazione è conforme alle disposizioni della disciplina SIEG. Più specificamente, la Commissione ha constatato che la missione di distribuzione della stampa affidata a Poste Italiane costituisce un servizio di interesse economico generale e soddisfa i criteri di incarico previsti dalla relativa disciplina. La Commissione ha inoltre constatato che la compensazione non supererà il costo netto della fornitura del servizio pubblico, garantendo che Poste Italiane non sia sovracompensata. Su queste basi la Commissione ha approvato la misura italiana in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.
La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.108766 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della DG Concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
Data di pubblicazione 18 dicembre 2024
Autore Rappresentanza in Italia