Oggi, a seguito di un’indagine coordinata a livello europeo, la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC) delle autorità nazionali per la tutela dei consumatori e la Commissione europea hanno notificato ad Apple diverse pratiche di geoblocco potenzialmente vietate che la rete CPC ha individuato su alcuni servizi di media di Apple, vale a dire App Store, Apple Arcade, Music, iTunes Store, Books e Podcasts. La rete ha chiesto ad Apple di allineare le proprie pratiche alle norme dell’UE in materia di blocchi geografici.
La rete CPC ha riscontrato una serie di limitazioni ai servizi di media di Apple che, secondo la valutazione della rete, discriminano illegittimamente i consumatori europei in base al loro luogo di residenza. I consumatori sono infatti costretti ad affrontare limitazioni per quanto riguarda l’accesso online, i metodi di pagamento e il download.
Apple dispone ora di un mese per rispondere alle conclusioni della rete CPC e proporre impegni riguardo alo modo in cui intende porre rimedio alle pratiche di geoblocco individuate. A seconda della risposta di Apple, la rete CPC può avviare un dialogo con la società. Qualora Apple non risponda alle preoccupazioni sollevate dalla rete CPC, le autorità nazionali potrebbero adottare misure di esecuzione per garantire la conformità. Ciò non pregiudica il potere delle autorità nazionali di adottare misure di esecuzione nei procedimenti nazionali in corso.
Maggiori informazioni si trovano nel nostro comunicato stampa.
Data di pubblicazione 12 novembre 2024
Autore Rappresentanza in Italia