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Iniziativa dei cittadini europei: la Commissione registrerà l’iniziativa “Diritto alle cure”

Gli organizzatori invitano l’Unione ad “anteporre la salute pubblica al profitto privato [e] a far sì che i vaccini e i trattamenti contro le pandemie siano un bene pubblico mondiale, liberamente accessibile a tutti“.

Gli obiettivi dell’iniziativa sono:

  1. garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la COVID-19;
  2. garantire che la legislazione dell’UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;
  3. introdurre per i beneficiari di finanziamenti dell’UE obblighi giuridici di condivisione delle conoscenze, della proprietà intellettuale e/o dei dati relativi alla tecnologia sanitaria per la COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;
  4. introdurre per i beneficiari di finanziamenti dell’UE obblighi giuridici di trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità unitamente a licenze non esclusive.

La Commissione ritiene che l’iniziativa sia giuridicamente ammissibile perché soddisfa le condizioni necessarie, e ha pertanto deciso di registrarla, ma in questa fase non l’ha ancora analizzata nel merito.

Prossime tappe

A partire dalla registrazione odierna ed entro 6 mesi gli organizzatori possono avviare una raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa, per la quale avranno a disposizione 1 anno. Se nell’arco dell’anno l’iniziativa riceverà 1 milione di dichiarazioni di sostegno in almeno 7 Stati membri la Commissione dovrà reagire entro 6 mesi, decidendo se dare o meno seguito alla richiesta e motivando in ogni caso la decisione.

Contesto

Prevista dal trattato di Lisbona come strumento per dare modo ai cittadini di influire sul programma di lavoro della Commissione, l’iniziativa dei cittadini europei è stata varata ufficialmente nell’aprile 2012.

Una volta registrata ufficialmente, un’iniziativa dei cittadini europei consente a 1 milione di cittadini provenienti da almeno un quarto degli Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici nei settori di sua competenza.

Per essere ammissibile, l’azione proposta non deve esulare manifestamente dalla competenza della Commissione a presentare una proposta di atto legislativo e non deve essere manifestamente ingiuriosa, futile o vessatoria né manifestamente contraria ai valori dell’Unione.

Sino ad oggi la Commissione ha registrato un totale di 75 iniziative dei cittadini e ne ha rifiutate 26.

Per ulteriori informazioni

Sito web 
dell’iniziativa dei cittadini europei

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